Sabato 25 giugno a Casola Valsenio itinerario alla scoperta dei luoghi amati da Alfredo Oriani


“Fingete di venir meco a Casola Valsenio...” così scriveva Alfredo Oriani nel suo racconto “Mani bianche”, dove rivela alcuni particolari del suo rapporto con il paese di Casola Valsenio, in cui ha vissuto buona parte della sua vita, fino alla sua morte, avvenuta nel 1909 nella sua casa,  Il Cardello, da anni divenuto Museo.
Oriani a suo modo amava Casola Valsenio. Schivo e un po’ rude, prediligeva la vita semplice del villaggio, le osterie, la campagna, piuttosto che i salotti raffinati di città. E nella Casola di fine Ottocento, che raggiungeva a piedi o in bici dal Cardello, si muoveva tra luoghi che ormai erano la sua casa.
Proprio questi luoghi compongono un itinerario alla scoperta di Casola Valsenio attraverso i suoi scritti, ascoltando le sue parole e cercando di vedere con i suoi occhi scorci del paese e del paesaggio che lui descrive.
Un itinerario straordinario, da percorrere sotto la guida del giornalista Beppe Sangiorgi, che partirà sabato 25 giugno alle ore 9,30 dal Cardello (ritrovo al parcheggio del Museo) e condurrà i partecipanti a vedere e riconoscere molti luoghi dove Alfredo Oriani si recava abitualmente e che sono spesso citati nei suoi scritti. La facile passeggiata, della durata di circa 1,30 e adatta a tutti, porterà al centro di Casola Valsenio, quindi si scenderà verso il fiume e si risalirà poi sulla Provinciale all'ingresso del paese. Da qui, si rientrerà al Cardello dove verrà effettuata una visita guidata alla Casa (1 ora circa). La partecipazione è gratuita e tutti i partecipanti riceveranno un pieghevole con la descrizione del percorso e dei luoghi.
L’iniziativa è organizzata da Terre di Faenza e si inserisce nel programma dell’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna “Dove abitano le parole ­ Scopriamo le case e i luoghi degli scrittori in Emilia­Romagna”, che si tiene nelle Case Museo della nostra regione nei giorni 24, 25 e 26 giugno 2016.

Ufficio Stampa Società di Area “TERRE di FAENZA”

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