A proposito di polemiche e contestazioni inaccettabili

di Francesco Turrini (Presidente della Pro Loco di Casola Valsenio)

In seguito alle infiammate polemiche che hanno avuto corso nella tarda serata del 28 aprile dopo la lettura del verdetto della Giuria per la premiazione dei Carri allegorici di Festa e di Pensiero, reputo doveroso fare alcune precisazioni e rendere edotti, almeno quanti ne abbiano davvero intenzione, dell’operato del C.d..A. della Pro Loco, improntato a criteri di estrema correttezza e aderenza al regolamento, sino ai limiti del fiscalismo, cosa di cui, ultimamente, siamo stati spesso tacciati.

In data 19 aprile 2012 - come prescritto dal vigente “Regolamento Carri Allegorici della Festa di Primavera” - io, in rappresentanza della Pro Loco, e il geom. Stefano Spada, in qualità di tecnico ritenuto degno di fede da TUTTE le società costruttrici, abbiamo provveduto alle misurazioni dei carri allegorici, riscontrando un’altezza superiore a quanto stabilito nel carro della Nuova Società Peschiera (N.S.P.)
Appena riscontrata l’irregolarità, ne è stata data comunicazione, in primis, al rappresentante della N.S.P., quindi – in una riunione appositamente convocata - a TUTTI i rappresentanti delle società: insieme abbiamo concordato che la N.S.P. doveva mettersi a norma nel più breve tempo possibile, pena la squalifica dalla manifestazione del 25 aprile.
La N.S.P. è prontamente intervenuta e ha regolarizzato la struttura del carro allegorico (conformemente a quanto previsto dall’art. 2, comma 5 del Regolamento) tagliando la sommità del carro che eccedeva l’altezza massima consentita di 50 cm. e rendendola AMOVIBILE.
La raggiunta regolarità strutturale del carro della N.S.P. è stata dichiarata e confermata dall’INTERO C.d.A. della Proloco e dal geom. Stefano Spada sia in forma verbale, che in forma scritta, tramite una lettera recapitata ai responsabili delle tre società costruttrici, senza che a ciò facesse seguito alcun reclamo, né scritto né verbale. Infatti, la sfilata del 25 aprile si è svolta REGOLARMENTE senza la contestazione di alcuna irregolarità o inadempienza.
Il reclamo è invece materialmente giunto nelle mani di chi scrive, da parte di una delle società in lizza (reclamo conforme all’art. 11, comma 6 del Regolamento), solo nella serata del 28 aprile, alle ore 19,30 circa, sotto forma di missiva indirizzata al C.d.A. della Pro Loco.
Ho quindi immediatamente preso atto del reclamo, ne ho informato i membri del Consiglio verbalmente o tramite telefonate, e, a norma di Regolamento (art. 6, comma 15,16) ho informato il Presidente della Giuria e, a seguire, i rappresentanti della N.S.P. informandoli che il loro carro era stato fatto oggetto di contestazione e che, pertanto, era a rischio di sanzione (squalifica o ammenda pecuniaria, come previsto dall’art. 6 comma 19 e dall’art. 11 comma 6).
Assieme al Presidente e ai componenti della Giuria abbiamo tenuto una lunga riunione, in cui si è deciso che, se la parte oggetto di contestazione fosse risultata non amovibile, il carro sarebbe stato sanzionato a norma degli artt.li 6 e 11 sopracitati.
Le verifiche tecniche svolte in loco, da parte della Giuria, hanno permesso di accertare la regolarità del manufatto, che è stato MATERIALMENTE SMONTATO risultando completamente amovibile e slegato dalla struttura del carro.
Dell’esito della verifica – che ha accertato la piena regolarità del carro della Nuova Società Peschiera “Continenti scomparsi” – la Giuria (come richiamato dall’art. 6 comma 18) ha dato comunicazione al momento della lettura del verdetto.
Alla luce di tutto ciò, risultano ancor più inaccettabili, incomprensibili e deprecabili gli atti di aggressione verbale, di vera e propria intemperanza verso la Giuria e la Pro Loco.
Particolarmente grave e intollerabile poi è stata la contestazione – rabbiosa, gratuita e infondata – verso il Presidente e i componenti della Giuria che con serietà, scrupolo e professionalità hanno svolto – per di più gratuitamente! - il proprio compito, nel rispetto della lettera e dello spirito del regolamento e, non di meno, del lavoro delle società che si sono impegnate con la passione di sempre nella realizzazione dei carri. L’articolazione e l’argomentazione del verdetto ne è la riprova più evidente.
Le contestazioni plateali e scomposte di una minoranza offendono sia la maggioranza di chi partecipa alla realizzazione di una macchina complessa come è quella di un carro allegorico, sia la tradizione dei carri e il significato profondo della Festa, che contempla anche l’obbligo di una calda accoglienza nei confronti degli ospiti del paese.
Mi sento in dovere di rivolgere un particolare riconoscimento a Nicola Pozzi che, malgrado la sua giovane età e malgrado fosse uno dei concorrenti della gara, ha dimostrato saggezza e sportività tentando di contenere le proteste entro i limiti della civiltà. Quella stessa saggezza e sportività che altri invece non hanno saputo o voluto dimostrare!
Nell’esprimere piena solidarietà alla Giuria e al suo Presidente, resto a disposizione di chiunque lo voglia per fornire ogni altro utile ragguaglio e chiarimento, nella consapevolezza di avere agito con obiettività, imparzialità e in perfetta buona fede.

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